Il maestro padano che anticipò i temi del Barocco, Correggio, sarà da domani alla Galleria Borghese a Roma, dove saranno allestite una cinquantina di opere che provengono dai più importanti musei del mondo.
In questa mostra Correggio mette in scena erotismo puro e come spiega la curatrice Anna Coliva:
“È molto importante che succeda qui perché la città eterna ha una parte fondamentale nella vicenda dell’artista. Giorgio Vasari sostiene che il pittore non la visitò mai, ma quest’esposizione, intitolata non a caso “Correggio e l’antico”, vuole dimostrare che Roma c’è e si vede”.
Diversi sono i disegni autografi dell’artista e il confronto con i marmi del Bernini è automatico:
“Qui c’è il senso della mostra: indagare cosa Correggio prende dall’antico e trasferisce al barocco, restituendo al pittore il suo ruolo di grande maestro del Rinascimento accanto a Michelangelo e Raffaello.C’entra ancora una volta Roma. Correggio non ha lasciato nessuna opera qui, nel grande palcoscenico dell’arte del Cinquecento. Ha lavorato in provincia, a Parma, quindi non è stato guardato, imitato, non ha fatto scuola. Questo in parte gli ha nuociuto e in parte lo ha preservato. Oggi ci troviamo di fronte a un autore di grande originalità, amato non per caso da uno scrittore raffinato come Stendhal.”
Allora andate numerosi alla Galleria Borghese.